Agostini (Famiglia)
Noti a Pisa sin dalla seconda metà del Quattrocento per aver rivestito incarichi politici in città, gli Agostini consolidano le loro ricchezze con la manifattura della seta e il suo commercio, attività che esportano con successo anche nelle Fiandre. Carlo di Agostino, nel 1674, subisce un rovescio finanziario che viene colmato dall’eredità del sodale Cosimo Fantini. Oltre al nome e all’arme dei Fantini, Cosimo gli lascia infatti anche una fabbrica di seta. Altre ricchezze giungono dalle consorti di alcuni Agostini: lo stesso Carlo di Agostino che nel 1651 sposa Clorinda Vitali del Carretto, il figlio Cosimo sposo nel 1674 di Lucrezia figlia di Andrea Bernardi, in prime nozze, e in seconde nozze di Francesca Venerosi, l’omonimo nipote nel 1755 sposa Teresa Della Seta Bocca Gaetani; questi matrimoni rendono ragione della documentazione di quelle famiglie conservata in archivio.
A partire dal Settecento gli Agostini, oltre a gestire gli affari di città e i beni di campagna - le ricche fattorie di Cevoli (Casciana Terme), Colleoli (Palaia) e Corliano (San Giuliano Terme) -, svolgono attività politica. Andrea di Cosimo è convinto assertore delle novità portate dalla Rivoluzione Francese e da Napoleone, il figlio Alamanno si fa partecipe dei moti risorgimentali del 1831, il figlio di questi, Ferdinando, appoggia il governo sabaudo combattendo a Curtatone e Montanara.
Albero manoscritto dalle carte d'archivio: