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Trivulzio di Belgiojoso, Cristina

Trivulzio di Belgiojoso, Cristina Ricerca Avanzata
1808 - 1871

Cristina nasce a Milano nel 1808 da Gerolamo Trivulzio e Vittoria Gherardini. Dopo la morte del padre, a soli quattro anni, la madre Vittoria si risposa con Alessandro Visconti d’Aragona dalla quale ha Alberto, Teresa, Virginia e Giulia Valentina.

Dopo una formazione sotto la guida di Ernesta Bisi, Cristina diviene amica della scrittrice Bianca Milesi. A sedici anni sposa, contro la volontà della famiglia, il principe Emilio Barbiano di Belgiojoso, noto libertino. Probabilmente a causa della sifilide, la giovane Cristina comincia ad accusare i sintomi che l'accompagneranno per tutta la vita. Dopo quattro anni di matrimonio, Cristina decide di lasciare il marito dopo aver saputo della relazione di quest’ultimo con l'amica Paola Ruga. Ufficialmente la separazione viene dichiarata nel 1828, ma i due non divorzieranno mai.

La principessa inizia a scrivere, a viaggiare e a studiare, trovando una certa libertà intellettuale e interessandosi ai movimenti per la liberazione della Lombardia, dominata dagli austriaci dal 1815. La polizia austriaca chiude un occhio davanti agli interessi politici di Cristina in virtù della carica rivestita dal nonno materno, il marchese Maurizio dei Gherardini, Gran Ciambellano dell’Imperatore d’Austria. Nel dicembre 1828 la Belgiojoso si trasferisce a Genova, dove viene accolta nel salotto della marchesa Teresa Doria, poi va a Roma, dove conosce la patriota Teresa Gamba Guccioli e la scrittrice francese Hortense Allart, a Napoli e infine a Firenze, città in cui stringe amicizia con il fondatore dell’Antologia, Gian Pietro Viesseux.

Dal marzo 1831 è a Parigi, dove rimane per quasi nove anni. Inizialmente vive in una modesta mansarda posta al quinto piano di un palazzo in Rue St. Honoré (ora rue Vignon), e si mantiene cucendo coccarde e pizzi, dipingendo ritratti e scrivendo per alcune testate giornalistiche. Guadagnata una certa fama, si trasferisce in rue d’Anjou, dove organizza uno dei più frequentati salotti della città, dove italiani esiliati e il gotha della borghesia europea si riuniscono: proprio durante questo periodo Cristina ha una relazione con lo scrittore François Mignet.

Nel 1838 nasce l’unica figlia della principessa, Maria, che viene legittimata da Emilio dietro il pagamento di un lauto compenso. La Belgiojoso fa ritorno a Milano nel 1840 e fissa la propria residenza Locate. Negli anni successivi trascorre lunghi periodi a Parigi, a Napoli, a Milano e a Roma, sempre appoggiando i moti insurrezionali che scoppiano nella Penisola. A Roma difende la Repubblica Romana, organizzando i servizi di soccorso per i feriti, ma quando le truppe francesi fanno ingresso nella città decide di partire verso Costantinopoli per poi raggiungere la Turchia, dove, insieme ad alcuni esuli, fonda un’azienda agricola.

Nel 1855 ottiene un’amnistia e può fare ritorno a Locate, dove tre anni più tardi muore il consorte Emilio.

Nel 1860 Cristina assite al matrimonio della figlia Maria con Ludovico Trotti Bentivoglio, e l’anno successivo la tanto desiderata Unità d’Italia. Da questo momento in poi la principessa vive una vita appartata tra Locate e il lago di Como, fino al 1871, quando muore all’età di 63 anni.

Padre
 
Madre
 
             
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