Lettere del Settecento viaggiano nel web
Donne e uomini del Settecento, ahimè più questi di quelle, hanno conservato la loro corrispondenza negli archivi delle proprie famiglie. In quegli anni, con la consapevolezza di sé, nata dal pensiero dell'Illuminismo, cresceva anche la voglia di raccontare la propria esperienza attraverso le tracce scritte lasciate sulla carta.
Alle lettere del Settecento è dedicato il progetto 2022-2023 dell'associazione, "Lettere del '700 viaggiano nel web", ora in corso. Cosa ci facciano le lettere nell'etere lo scoprirete prossimamente. Per ora ringraziamo i finanziatori e Carlotta Gentile che, dagli scranni dell'archivio De' Vecchi di Siena, ha estratto per noi una chicca pasquale.
Il 28 marzo 1811, in piena Quaresima, la signora Caterina Bianchi Bandinelli, cagionevole di salute, scrive a monsignor Fabio De' Vecchi (1745-1820), confinato a Roma dopo la sua esperienza giovanile nel partito del giansenismo toscano. Caterina chiede al prelato di intercedere presso il papa per ottenere la facoltà di mangiare grasso in tempo di digiuno; sarebbe più tranquilla anche se ne ha già avuto licenza dal suo medico:
Perdonerà se nuovamente l'incomodo col chiederle altro piacere ed è che, essendo come lei ben sa di poca o punta salute, fa d'uopo che mangi sempre di grasso e per quanto il Medico non dificulti punto a farmi sempre la licenza, pur non di meno per una mia magior quiete, gradirei dal Santo Padre la dispensa, come pure in tempo di necessità poter mescolare la zupa di gras[s]o e dei granochi che sono per dolcificare il sangue e in questi luoghi bisogna molto adatarsi a mangiare di tutto.
Con gli auguri per la prossima Pasqua, vi ricordiamo di sfogliare, ogni martedì, la pagina Facebook degli Archivi storici delle famiglie.